Andiamo nel dettaglio della Kinesiologia

Kinesiologia applicata: cos’è e a cosa serve

La Kinesiologia applicata è utile per diagnosticare e curare diverse malattie mediante l’analisi della forza e del tono muscolare di un soggetto grazie a un test muscolare che coinvolge anche la reattività del sistema nervoso e lo stato degli organi interni.

I principi della Kinesiologia applicata serve ?

La kinesiologia parte dal presupposto che una buona postura e un buon funzionamento del sistema scheletrico e muscolare condizionino tutto il benessere fisico, tramite la comunicazione delle varie parti del corpo: alto e basso, destro e sinistro, interno ed esterno.

Ciò avviene agendo sul corretto bilanciamento posturale delle colonna vertebrale, sede del fascio di nervi del sistema nervoso che si irradia in tutto il corpo. Secondo la kinesiologia la posizione della colonna sollecita o disturba diversi nervi, che portano informazioni differenti a organi e ghiandole.

Inoltre la posizione dei muscoli influenza anche la posizione degli organi interni e delle ghiandole stesse, interferendo così sul corretto funzionamento e sulla adeguata comunicazione degli stessi tra loro. I benefici che si riscontrano nella kinesiologia applicata sono riconducibili all’equilibrio tra la condizione strutturale, l’aspetto biochimico e la condizione psicologica. L’obiettivo è riportare equilibrio in questi ambiti.

La kinesiologia applicata non si focalizza su sintomi specifici, ma comprova e corregge gli squilibri in tutto il sistema, incoraggiando mente e corpo a guarirsi da soli.

Il corpo è un insieme coerente e strutturato, le varie parti, i vari distretti, gli organi, sono tutti sistemi collegati e interdipendenti, il benessere di uno è benessere di tutti, mentre la disfunzione di uno solo di essi danneggia tutto l’equilibrio. 

Kinesiologia applicata, la seduta

Nella kinesiologia applicata esistono vie specifiche per influire sulla forza muscolare:

  • Punti neurolinfatici: sparsi sulla superficie corporea. Se stimolati con movimenti circolari agiscono sul drenaggio linfatco.
  • Punti neurovascolari: sono posti sul cranio. Se su di essi si esercita una pressione, si va ad agire sulla muscolatura liscia a livello dei vasi.
  • Nervi periferici: attraverso la manipolazione manuale si agisce su queste specifiche zone che escono dalle varie vertebre.
  • Meridiani di agopuntura: fuoriescono dagli spazi intervertebrali e uniscono punti energeticamente privilegiati.

 
Il kinesiologo parte da un attento esame del corpo. L’analisi prevede la cosiddetta challenge: si “sfida”, ovvero, si stimola negativamente il corpo per sondare la sua capacità di reazione. Ciò avviene attraverso l’esame manuale dei muscoli, detti indicatori. La stimolazione può essere strutturale, biochimica o psicologica. Nella kinesiologia applicata c’è poi un momento dedicato all’analisi posturale e all’analisi del sistema dei meridiani.

Il trattamento di kinesiologia applicata va ad agire positivamente sul giusto equilibrio tra tre fattori: condizione strutturale, aspetto biochimicocondizione psicologica. Questi fattori sono interconnessi: all’indebolirsi di uno di essi si va incontro a uno squilibrio complessivo. Non ci sono particolari controindicazioni, ma il terapeuta di kinesiologia deve conoscere a fondo tutte le manipolazioni