Massimizzare la Salute nello Sport – Le 10 Tecniche da Usare
Se chiedessimo ai fisioterapisti di pensare al proprio cliente tipico, la maggior parte lo descriverebbe come una persona con problematiche muscolo-scheletriche.
Questo non è un errore, ma semplicemente uno stereotipo comune a molti, convinti che si debba lavorare esclusivamente su condizioni patologiche e che, una volta risolto il problema del paziente, il lavoro si concluda.
I pazienti stessi, d’altronde, hanno una concezione della fisioterapia associata solitamente alla necessità di risolvere un problema fisico.
Tuttavia i pazienti sono, per la maggior parte del loro tempo, persone SANE e SPORTIVE, che hanno anche altri desideri rispetto al semplice “non stare più male”, come ad esempio quello di OTTIMIZZARE il proprio stato di salute.
Molte più persone di quanto siamo portati a pensare cercano un professionista che sia in grado non solo di FARLI GUARIRE, ma anche (e soprattutto) di FARLI SENTIRE AL MEGLIO nella pratica dell’attività sportiva.
Ebbene, un fisioterapista DAVVERO PREPARATO è in grado anche di fare questo: migliorare lo stato di salute dell’atleta anche quando non ha patologie, diventando quasi un vero e proprio FISIO-COACH.
Quando parliamo di individui sportivi, ci sono infatti 10 TECNICHE FONDAMENTALI che il fisioterapista può mettere in atto per MASSIMIZZARE LA SUA SALUTE.
1) MASSOTERAPIA ATTIVANTE
2) MASSOTERAPIA DI SCARICO
3) MASSOTERAPIA NORMOTONIZZANTE
4) CORREZIONE POSTURALE
5) MOBILIZZAZIONE FASCIALE (POMPAGE)
6) TECNICHE DI RELAX
7) OTTIMIZZAZIONE DEL GESTO SPORTIVO
8) STABILIZZAZIONE PROPRIOCETTIVA
9) RIEQUILIBRIO DEI GRUPPI MUSCOLARI
10) MANIPOLAZIONI ARTICOLARI
PROTOCOLLI CONSIGLIATI
Le tecniche di mantenimento e massimizzazione della salute possono essere poi utilizzate in modo abbastanza libero, in funzione delle necessità dell’atleta.
Solitamente, un modo razionale di procedere è quello di associare all’interno della stessa seduta tecniche PASSIVE, cioè eseguite prettamente da fisioterapista, a tecniche ATTIVE, che richiedono invece la partecipazione attiva dell’atleta.
Ovviamente, sta al terapista sulla base di quanto rilevato in sede di valutazione funzionale la scelta del protocollo più indicato da seguire.
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